Il logo è definito come un simbolo formato da immagini e lettere che servono a identificare un’azienda, un marchio, un’istituzione o una società e le cose ad essa collegate. L’importante del logo è che sia leggibile, indipendentemente dalle dimensioni che utilizziamo. Il logo è l’essenza di un marchio. Un piccolo simbolo che rappresenta un concetto specifico. Un elemento chiave che rende il brand riconoscibile in qualsiasi contesto. Il logo spiega in modo astratto e simbolico e trasmette valori in modo semplice e accattivante.

FONDAMENTO DEGLI ELEMENTI DEL NOSTRO LOGO: 

Matteo 2, 1-12 e articolo 11 delle nostre Costituzioni.

Elementi:

Stella: Art. 11. Le Figlie del Divin Salvatore sono nate una notte di Natale, in un ambiente povero e semplice.

Raggi: Virtù che emanano dalla mangiatoia di Betlemme, fonte della nostra spiritualità: umiltà e povertà; armonia e comprensione, pace e speranza. Attorno alla Seconda Persona della Trinità, i raggi ci rivelano il mistero che ci offrono il Padre e lo Spirito Santo.

  • Povertà: Gesù, Figlio di Dio, da ricco si è fatto povero, per amore di noi per arricchirci con la sua povertà (Conf. Art. 27) Questa virtù ci ispira e ci incoraggia nella nostra opera evangelizzatrice (Art. 5 e 61).  
  •  Umiltà: Il nostro Padre, Mons. Pedro Arnoldo Aparicio, ci ha lasciato in eredità “Siate umili e vivete insieme (art. 47)
  • Armonia e comprensione, pace e speranza, virtù che troviamo nella preghiera per il nostro Istituto.

Presepe: Siamo nati dalla mangiatoia per portare al mondo il messaggio di umiltà, il messaggio di povertà, di non aspirare a grandi cose, di tenersi sempre nascosti, il messaggio di servire i fratelli (Monsignor Aparicio, 24 dicembre 1984 ). “Intorno a un presepe di Betlemme è nato questo Istituto e per questo il suo carisma, il suo sviluppo e la sua mistica saranno sempre intorno alla stalla, il presepe di Betlemme. Il Divin Bambino vuole che questo Istituto dia una fedele testimonianza a quel presepe di Betlemme (6 gennaio 1985). Articolo 12: La semplicità del presepe di Betlemme si proietta anche nel modo in cui si trattano le Figlie del Divin Salvatore: in un clima di famiglia ci chiamiamo semplicemente “Sorelle”. Art. 13. Lo “Spirito della mangiatoia” raggiunge anche i nostri rapporti con le persone tra le quali viviamo e lavoriamo. Nulla ci allontana dalle persone: per la nostra semplice abitudine, per il nostro modo di vivere e di lavorare, di relazionarci e di condividere, ci vedono vicine, ci sentono “sorelle” e serve.

Bambino Gesù: Lui è il centro della nostra spiritualità, intorno a Lui siamo nati il ​​24 dicembre 1956. Lui è Origine, Guida e Meta del nostro essere Figlie del Divin Salvatore, a Lui abbiamo offerto tutto ciò che siamo e facciamo (cfr. artt. 14 e 15). Rispondendo con filiale gratitudine alla nostra vocazione, vogliamo essere portatori del mistero della salvezza e radicalmente disponibili allo Spirito che ci invia attraverso la comunità (art. 58), contribuendo all’opera redentrice della Chiesa. arte. 59. Configurati con Gesù Cristo nella sua vita, morte e risurrezione, liberi da tutto ciò che può separarci dal fervore della carità, viviamo con Lui, nello Spirito Santo, per la maggior gloria dell’unica e indivisa Trinità e per il bene di tutta la Chiesa Art. 18